He (secondo ciclo di scrittura ebraica)

 

He (secondo ciclo, scrittura ebraica)
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Ne rimane poco di silenzio adesso. È necessario dirle, come stanno davvero, le cose, ché le apparenze ormai
hanno consumato perfino le loro stesse bugie. Guardo gli anni con la consapevolezza di non voler rimediare
anche se queste lettere lo fanno. Il rimedio è fatto di parole giuste, di nomi esatti mentre qui si omette
si dice solo perché si deve. Di tutti i numeri rimaniamo un conto sbagliato, tenuto insieme con la fatica di chi non ci riesce.
A volte si rinasce soltanto dopo la morte di qualcos’altro, nel frattempo si sta come i cimiteri, ricordati soltanto all’occorrenza.
Non è marzo stavolta, ma un novembre in ritardo, fuori da un’abitudine che scolora piano. Non siamo quel numero perfetto,
siamo uno con uno, con tre più uno e per differenza, rimanere sempre quattro, alla fine, dimenticati e dimenticanti,
in un tutto che si ostina a cancellarci. Eppure. Continuiamo a passo svelto, cercando di salvarci.
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#alfabetoebraico2
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(parlare del librino, in una intervista alla radio)

https://www.mixcloud.com/radioserena/volti-al-futuro-con-silvia-gelosi-051122/

 

In questo link, l’intervista a Radio Serena che ringrazio. Grazie anche a Maria Lampa, alla sua lettura, per avermi dato la possibilità di parlare di questo libro con tutta l’emozione che contiene la bellezza di vederlo camminare da solo nel mondo.

 

 

Dalet 2 (secondo ciclo, scrittura ebraica)

 

Dalet 2 (un anno dopo)

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Pure il silenzio adesso si è alterato. Non è più ottobre

e la schiena è sempre dolorante. Di tutta la curvatura

quella della montagna è l’unica a rimanere intatta,

controluce finge un’estate che non sa. Tutto si restringe

in fondo, quali parole posso cambiare alla fine?

Di diverso c’è soltanto una consapevolezza dell’odio,

mascherato e rifinito di scuse buone, di passi lontani,

sguardi sbiechi di disapprovazione. Imparo senza esempio adesso,

i possibili salti verso un giorno ipotetico del giudizio universale

la fine della voce, una reazione di speranza che schiarisce

una tavolozza scura, senza crederci forse nemmeno io.

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#alfabetoebraico2 2022

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Ghimel 2 (un anno dopo, secondo ciclo di scrittura ebraica)

 

Ghimel 2 (un anno dopo)

La strozzatura della parola resta segno nero sulla porta.
Vorrei consegnare al mondo la verità vera, soltanto
perché capiscano un’altra volta ancora. Ma perché?
In fin dei conti, mi dico, l’umiliazione collettiva è una provincialità
della provenienza, e adesso, io non ho più la mia, troppo lontana
dalla prima, non appartenuta mai davvero, questa. Allora rammendo
lo strappo vecchio, un laccio emostatico annodato bene
e poi, guarda, il secondo vestito che bianco non avrebbe
dovuto essere, adesso è seta sparpagliata, aggiustata
alla meno peggio. Una foto sull’album squadernato, riciclato,
la verità caduta come sasso e questo essere in rivolta perenne,
vedi che è solo e soltanto pura ostilità per la resa.

#alfabetoebraico2