Tu, io

sgangherata, ingarbugliata, speranzosa, chissà se vado bene anche così.
Ognuno di noi fa quello che può, dici? meglio o peggio, a seconda di come gli va, forse, dico io.
scrivo, perché devo, perché mi piace, scrivo. E il resto sarà solo una conseguenza, dello stare, aggiungo.
Sì.
Stare, lì, dove non esistono cose o luoghi perfetti.
Stare lì nello specchio, le ammaccature del tempo, fotografie consumate, lo strappo, e sono io l’errore, il pezzo sbagliato che inciampa, ancora, sugli stessi giorni.

©LaScrittoressa

Photo di Marina Baldoni che è riuscita ad immortalare un momento di estrema felicità senza pentimenti dopo aver mangiato quattro palle di nocciola in una cialda gigante –
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I pomeriggi emotivamente importanti si capiscono dalla scelta della gelateria giusta.
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#pistacchiocurioso gelateria Civitanova Marche

Domani è tardi

Ho ancora le tende chiuse. Questo maggio è uno stato d’animo che non ti lascia. Pensi, pensi che tutto questo inverno non te lo meritavi ma ormai ci cammini con le scarpe rotte e la fatica che fai si raddoppia. Pensi a come incastrare i quarti d’ora soltanto per le stupide parole sparse tra i quaderni.
Serve? A che che serve se poi passi tutto il tempo a fare il quotidiano, il necessario di ogni giorno fino a notte? Le ore sono una manciata di spilli. Lo farò domani ti dici, chiamare qualcuno, inviare un messaggio per un saluto, riprendere un’amicizia, quelle che a volte non ti perdi ma restano sospese, per via della lontananza della vita che ti porta da un’altra parte, i figli, i mariti, i compagni, le vite diverse, il lavoro che si lascia, le situazioni che devi risolvere, le persone brutte che ti rovinano la tua di vita, tu che devi difenderti per sopravvivere e alla fine ecco, siamo talmente abituati a rimandare che quando scopri di non avere più il tempo di farla quella cosa vorresti prendere a testate il muro.
Ci sono situazioni come queste che alla fine bene o male le risolvi, ne esci distrutto, ma ne esci vivo. Altre invece no. E allora te lo chiedi perché tu dia così importanza a certa gente di merda sprecando gli anni per poi accorgerti che di anni ne sono passati troppi e chi avrebbe meritato un po’ del tuo tempo forse chissà magari sarebbe stato poco comunque ad ogni modo vi sareste riviste, riabbracciate, avreste riso, le avresti raccontato di quanta gente stronza hai incontrato in dodici anni, vi sareste dette pazienza. Magari ti avrebbe detto come la sua di vita fosse cambiata, se il mostro lo avrebbe combattuto forte oppure non lo avrebbe neanche considerato per non dargli troppa importanza.

Perché il bello di lei era la semplicità con cui ricordo mi diceva “dai va beh su che te frega dai dai!” era la sua forza di passare oltre, del cercare la positività in qualsiasi cosa.
Ci sono persone che ti rimangono dentro in qualche modo, anche se le hai conosciute poco anche se da tantissimo non le vedi.
Ecco, chiamatele queste persone, chiamatele oggi, perché io quel domani me lo sono perso, io, non ho fatto in tempo.
🖤

[ciao Sì]

Buon Anniversario a loro che

Quarantatre anni più sette più tutti quanti noi, i giorni buoni, quelli difficili, i temporali, i ricordi belli. Per mano, per tutti, sempre, senza dire mai no, perché non so, ma anche noi siamo lo stesso.
Io che non scrivo altro che silenzio, io che riempio pagine di quel che non ha ordine quando in realtà c’è da sapere molto per essere all’altezza di ignorare ciò che ferisce, però non m’importa di essere incomprensibile… io sono sempre sul ciglio dove avviene la caduta, soffro di vertigini eppure ancora resto in piedi.
Mi alzo tutti i giorni con la consapevolezza di voi che nell’altro silenzio mi spiegate l’amore, quello che non si perde ad ogni millimetro, che non si spaventa se l’ago della bilancia si capovolge, si ricomincia, ci si aiuta, il crollo attende invano.
Io e le mie gambe spaventate cerchiamo il senso del domani e lo trovo sempre qui, da voi, dove sono cresciuta, dove ho imparato che una cosa così fragile come l’amore, può resistere a tutto.
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Auguri ♥️

 

[23 maggio anniversario mamma e papà]