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“Non è viaggiatore chi va in vacanza più volte l’anno, ma chi anche in un viaggio soltanto si riconosce, scoprendo ciò che potrà essere, ciò che sarà, senza il quale non sarebbe mai stato”.

Vai, poi ritorni.

Peggio quando il ritornare è sui tuoi passi.

Un ponte, il vuoto sotto, sempre in bilico. A volte serve reggersi, ai lati, guardando dritto senza distrazioni, senza che nessuno interferisca. Ti reggi sopra un passo svelto, poi cosa ti aspetti di trovare al di là?

In realtà si ritrova soltanto sé stessi. Ogni cosa è lo specchio di ciò che abbiamo dentro, banale quanto scontato. Fin quando non riuscirai a vedere con gli occhi della consapevolezza, non troverai mai niente di diverso. Ogni cosa sembra luccicare da lontano, ti avvicini e scopri che è soltanto il resto di qualcosa che è stato scartato da qualcun altro.

Come ti senti poi? A volte triste, a volte con la rabbia di chi continuerà a cercare solo ciò che non riuscirà mai a trovare fin quando non ripulisce quello che dentro ha sporcato e lasciato marcire negli anni.

I viaggi sono solo il percorso, sono un occhio che che guarda nell’angolo a sinistra in alto e scopre soltanto quello che gli anni non plasmeranno mai –

Tu –

quello che sei e quello che vuoi.

(paragrafi)

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Quei vent’anni

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“Smorza le voci il mare, quando è sera e il vento sposta i colori.

Qui ad Est il sole fa ombra alle spalle portandoti dentro le onde, ripenso sempre a quei vent’anni in cui ognuno era distante, dall’essere oggi, dal diventato, dal divenire.

Non c’ero io, non c’eri tu.

Rivoglio indietro i suoi, a lei non son serviti, li ha solo usati, sporcati, condannati ad un rancore che non giustifica, che non risana.

Sono ancora venti, i miei, sempre con lo zaino in spalla, con lo sguardo oltre il confine, perché i confini non ci sono, i limiti li metti tu e i miei saranno quelli della scomparsa. Sono i secondi venti, quelli più consapevoli, più maturi, non meno incerti, non meno timorosi, più tenaci, più impegnativi, educativi.

Ormai è oltre, ciò che siamo è ciò che insegniamo ai nostri figli e da madre gli occhi vedono in maniera del tutto diversa. Soltanto lei ha lo sguardo uguale, vero? Guardala, lei vuole avere vent’anni tutta la vita, la libertà di andare, senza vincoli, senza nessuno, quella voglia di conquista per togliere solo agli altri. Ma la bellezza sfiorisce nel tempo e ciò che resta poi è soltanto un mucchio di foto dove tra cene e viaggi resti sola, con i tuoi rancori e nessuno che ti dica “sono qui”. In fondo ti resta accanto soltanto chi ha ricevuto amore da te, chi è stato usato lo vede e nell’allontanarsi non torna, mai.

Spesso mi chiedo come mai, che cos’è che faccia girare le cose, le persone, gli eventi.

Poi guardi la bellezza dell’essere qui, adesso, di essere insieme, di avere questo appartenerci così raro.

I giochi sono tutti nella rete, palette, secchielli e camion.

– Andiamo?

– Sì arrivo

La sera si spegne, trascinando la spiaggia, tu che immagini i miei pensieri mentre ti guardo e vedo ciò che siamo.

Rincorsi negli anni per trovarci e chiudere il cerchio che nonostante tutto restava aperto.

Ora combacia.”

 

(PARAGRAFI)

L’inizio

PH Marco Caporalini

 

C’è un inizio anche nelle cose che non vogliono cominciare. Ha il rumore di quello che non smetterà più di tornare, e ricordartelo.

I desideri vanno abitati, scoperti, inseguiti. Il guardarli non li fa accadere, ogni tempo passato ne annuncia una parte persa.

Immaginiamo le cose come cambiamenti, il tempo giusto, qualcuno che lo faccia per noi.

In realtà è dentro ogni alfabeto scomparso la parola giusta, quell’io consapevole di chi vuole e fa di tutto per ottenerlo.

Poi c’è chi si ritrova, ed inizia ad esistere.

 

(PARAGRAFI)

 

Photo Marco Caporalini – Elisa Gelosi (attrice)

Paragrafi

“Non sono migliore di altri, non voglio neanche essere capita perché nessuno può capire qualcun altro se non sé stesso. Ognuno di noi ha i suoi demoni con cui combatte ogni giorno e dall’altra parte le soluzioni che sceglie di cogliere o lasciar marcire. Oggi ho preso una di quelle soluzioni, ho lasciato un demone e Sto. Sto con ciò che cura, nello spazio che amo e proteggo più della vita perché è la mia Vita.

Posso dire con serenità che adesso basta. Ho deciso che me ne frego.”

(Paragrafi sparsi)