La dissolvenza del tempo

Si sgrana la luce tra i muri salvi, puntellati alcuni, fratture assemblate dopo l’inverno.
È colore adesso, in piedi i profili resistono, misuro le ore, la sostanza e il disegno – un po’ forse – anche la dissolvenza del tempo.
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[appunti del non viaggio]

La libertà delle cose

Tutti gli anni il vento strappa via i fiori del ciliegio selvatico ed io guardo questa pioggia di petali chiari venirmi addosso in silenzio, mentre penso che sì, in fondo è come un lasciarsi andare, come la libertà di staccarsi dalle cose, guardandole accadere senza una scusa.
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©LaScrittoressa

Quando il silenzio

Nel mio silenzio ci sono tutte le parole rimaste in sospeso degli ultimi dieci anni.
Non sarà mai veramente libera la mia mente, non sarà più pace il non rumore, sarà lo strappo dell’oro che piano piano disferà la maglia.
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[appunti del non viaggio]
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©LaScrittoressa

A volte, dicembre

 

 

A volte, dicembre è una luce rossa che ti avvita dentro un vetro, ci conservi i giorni. Tutti in fila i barattoli in dispensa, l’ultima pagina che butti, l’inverno che li gela.
Il mio anno inizia a primavera invece, quando spiove e l’aria non ti graffia,
i tagli sulle mani si richiudono da soli.
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[appunti del non viaggio]
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©LaScrittoressa
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La luce distratta

Ai cieli grigi di dicembre guardi le sfumature.
Stai bene attento, controlli ogni fessura. Controlli da quale parte potrebbe tagliarti quella luce, distratta, che il primo gelo interrompe e, in discesa, giù fondo, dove c’era la casa vecchia, dove c’erano gli anni, c’è adesso un mare chiaro che non ti aspetta più.
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[Frammenti]
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