A volte, dicembre

 

 

A volte, dicembre è una luce rossa che ti avvita dentro un vetro, ci conservi i giorni. Tutti in fila i barattoli in dispensa, l’ultima pagina che butti, l’inverno che li gela.
Il mio anno inizia a primavera invece, quando spiove e l’aria non ti graffia,
i tagli sulle mani si richiudono da soli.
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[appunti del non viaggio]
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©LaScrittoressa
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La luce distratta

Ai cieli grigi di dicembre guardi le sfumature.
Stai bene attento, controlli ogni fessura. Controlli da quale parte potrebbe tagliarti quella luce, distratta, che il primo gelo interrompe e, in discesa, giù fondo, dove c’era la casa vecchia, dove c’erano gli anni, c’è adesso un mare chiaro che non ti aspetta più.
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[Frammenti]
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Novembre, ora

Di che colore può essere il tuo nome?
La sera ha l’odore dell’inverno e del luogo che non ricordi, eppure, ripassi il profilo con le dita in controluce, sperando di ricordarti la strada che ti ha poi lasciato qui.
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[Appunti del non viaggio]
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©LaScrittoressa