Eccolo qui! In questo libro troverete il mio racconto, dal titolo L’ultima scomparsa, insieme ad altri sette racconti di autrici provenienti da tutta Italia. Ringrazio davvero tanto Emi Di Fiore Ramistella per avermi reso partecipe, per il suo lavoro e la cura che ha messo in questo progetto meraviglioso.
In questa raccolta la protagonista è la donna.
La cultura patriarcale, ha sempre avuto il predominio sul sesso femminile e ancora oggi è una realtà con cui ci troviamo a combattere. Le continue aggressioni e l’elevato numero di femminicidi lo confermano.
I racconti di “Donne imperfette” toccano argomenti attuali come l’amore, lo stupro, le molestie, la deturpazione, i pregiudizi, la forza di guardarsi dentro e andare avanti, anche da sole.
“Donne non si nasce, lo si diventa” scrive Simone De Beauvoir. Lei riteneva che l’uguaglianza giuridica non sarebbe bastata a garantire rapporti paritari tra uomini e donne, poiché le discriminazioni verso quest’ultime erano profondamente radicate nel contesto culturale.
Ma il contesto culturale è davvero cambiato?
Il racconto di Emi Di Fiore Ramistella, “Un pasticcio in Paradiso” ha come protagonista Bianca, con la sua storia che si snoda tra realtà e fantasia.
Silvia Gelosi, “L’ultima scomparsa”, una ragazza che subisce la provincia, il patriarcato dei piccoli paesi, il vociare del perbenismo, amori malati e violenze.
Lidia Geraci, “L’amore tra i mandorli e le vigne”, un amore intrecciato con un altro, dove i sentimenti vanno otre i pregiudizi.
Manuela Maccanti, “La zona d’ombra” ci dice dell’amore che insegna, a essere migliori, a costringerci verso un lungo viaggio interiore, tra ombre e traumi del passato, ritrovando quella luce che ci ricongiunge con chi si è amato.
Federica Milella, racconta di un’esplorazione marina in acque proibite dai fondali fantastici, dove i personaggi si muoveranno in atmosfere surreali, affrontando situazioni inquietanti.
Daniela Rabia, “Mi chiamo Tilde. E non solo”, una donna, la Calabria, questa regione che cambia il suo volto impersonando figure femminili con le loro tante anime.
Letizia Sebastiani tocca invece il grave problema della deturpazione con l’acido, una vicenda corrente, seguita, però, dalla vendetta.
“La grotta di Cala Gabbiani” di Rosemarie Tasca D’Almerita, “Tutù e Catalano” narra, infine, di una ragazza carica di energia creativa che, malgrado le ristrettezze mentali della sua famiglia e del suo paese di origine, riesce a vivere la vita come la desidera e infine, Letizia Sebastiani con Non ricordo il suo nome.
#Disarmiamoilpatriarcato ✊️👠🎀📚
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(poi, come sempre, ringrazio il maestro Michele Mobili per le foto❤️)