Lettere come posta
sotto un piatto –
ti scrivo di me –
quello che misuro
a voce
a tempo
in questo, quando tarda
la sera
nel suo smembrare
nel suo attutire –
dentro un tremare
di foglie senza vento
annuso l’aria stanca
che senz’acqua
rifiorisce – rinasce
sotto cenere
sotto pelle
sopra ogni centimetro
pestato che non muore.