Ho l’immagine di te
l’odore di sale, una sera d’estate
in uno spazio piccolo
la cabina vuota, soltanto una rete
un salvagente bianco –
tu che di fronte a me
saresti stato casa –
la mia inadeguatezza diventata resa –
mi tremano le mani
mentre il tuo bacio mi ritrova.
Avremmo dovuto credere
che fuori tutto
avesse cambiato forma
come questo pezzo
di mare fermo –
invece siamo diventati altro –
soltanto occhi stanchi
e giorni d’assenze.
©LaScrittoressa