Scioglie la neve
quest’acqua che cola,
a scandirne il tempo
che batte
sul muro – la terra
strappata, sul bordo
e una placca
d’argento – la notte
che sembra silente
quando è solo un’attesa.
Ognuno che tenta
che resta
che muore
che stretto si tiene
la vita
provata, stremata
ma drizza le spalle
la schiena e ritorna –
cammina, si ferma,
non chiede –
si rimbocca le maniche
abbassando lo sguardo.
(Noi, qui al centro. Un restare, un resistere fino allo stremo, perché l’amore per questa terra è superiore alle sue disgrazie)
No, non molliamo, nonostante tutto e tutti.