Respiro
davanti al mare Respiro
ingoiando l’aria a grandi sorsi che entra dentro e si sparge, negli occhi, nello stomaco, riempiendo vuoti lasciati da lacune, assenze, mancanze.
Riprendo
la stessa aria che non entra davanti alla montagna, dove il respiro si ferma sui polmoni, bruciati, dalle menzogne che contano ogni giorno parole sputate, utilizzate soltanto per distruggere, ciò che non costruirà mai chi le lascia. Consumano, logorando fegato e lasciando scivolare via fotografie mai scattate, perse, in quei momenti unici, diventati ciò che non si è saputo vivere nel giusto tempo.
Rimango
comunque in questo spazio, nuova come ogni giorno e senza inganno,
sarà rinascita, che mette luce tra le mani, un filtro, che incatena e forse, l’anello, rosso, che più non distrugge.
(Paragrafi)