Di questo passato ricorderò le parole, lasciate su carta, il tempo che si è fatto silenzio, ascolto e vita che trattieni, fino all’ultimo, nonostante il suo peso.
Ricorderò anche la paura, di questa terra che trema, di questi colori che ti rassicurano, di una neve che in fondo mi abita ed ecco che mi riesce rimanere.
Rimango – tra il freddo di un inverno ogni anno nuovo, dove i luoghi che ricordo, congelati mi restano addosso, e per contrario mi scaldano.
Rimane anche l’avidità di chi ti giudica, parentesi triste di gente che ogni anno si ripete diventando luoghi di rovine che guardi con compassione.
Nella semplificazione di un anno migliore c’è l’augurio di amare la vita, di non avere paura della notte che preme contro i vetri chiusi, di essere leggeri senza gravitare oltre il superficiale. Di guardare oltre, oltre la banalità di ogni causa materiale, di ogni spicciola indifferenza, l’augurio insomma, di non tralasciare mai il motivo per un sorriso.